DEGLUTIZIONE ATIPICA NEI BAMBINI: QUANDO TOGLIERE IL CIUCCIO?
Come si sviluppa la deglutizione nei bambini e quando togliere il ciuccio? Durante il corso della vita la deglutizione si sviluppa in modi diversi secondo vari fattori come ad esempio l’alimentazione e la nutrizione.
IL NEONATO
L’alimentazione di un neonato, che si nutre in modo diverso da un bambino o da un adulto, si basa principalmente sull’assunzione di cibo liquido. Il lattante sporge la lingua tra le gengive e stringe le labbra per creare la pressione giusta che gli permette di deglutire.
IL BAMBINO
La deglutizione nel bambino avviene in maniera diversa: innanzitutto la sua alimentazione si basa sull’assunzione di cibo solido. Il bambino chiude la bocca e serra labbra e denti, permettendo alla lingua di fare un movimento che gli consente di deglutire.
Quando si parla di deglutizione atipica nei bambini?
Semplicemente quando da “neonato” a “bambino” non avviene alcun cambiamento in fase di deglutizione e quindi rimane inviariata.
Quali sono le cause della deglutizione atipica?
Tra i principali fattori ci sono sicuramente le abitudini alimentari scorrette e l’uso protratto del biberon e del ciuccio.
Sorge quindi una domanda spontanea: quando togliere il ciuccio?
Come appena detto l’uso prolungato del ciuccio può portare il bambino ad avere dei problemi alla deglutizione, alla bocca e ai denti. Esiste quindi un’età definita per togliere il ciuccio? La risposta perfetta non esiste: dipende infatti da diversi fattori, anche se studi scientifici hanno dimostrato che l’età indicativa sarebbe massimo a 4 anni, per evitare che il bambino possa soffrire di problemi legati alla malocclusione. È comunque consigliato togliere il ciuccio verso i 3 anni. Ogni bambino è diverso e questo quindi influisce anche sull’età giusta per cambiare le sue abitudini. Se noti che il tuo piccolo comincia a crescere ed è pronto per eliminare il ciuccio dalla sua routine puoi provare a toglierglielo. Attenzione però: sicuramente non sarà semplice perché probabilmente il bambino soffrirà della sua mancanza e sarà agitato, irascibile e si addormenterà da solo a fatica. Non allarmatevi troppo però perché dopo qualche giorno si abituerà alla mancanza del suo ciuccio.
Anche qui comunque dipende molto dal carattere del bambino. Voi conoscete il vostro piccolo meglio di chiunque altro: se notate che ha numerose difficoltà a stare senza ciuccio provate ad aspettare un po’ più di tempo e agite a “step”.
Potete provare ad esempio ad agire in questo modo:
– Cercate di cambiare le sue abitudini. Prima di andare a letto ad esempio non dategli il ciuccio ma fate qualche coccola in più e dategli un pezzo di stoffa morbida che possa tenere in mano e che sia piacevole al tatto.
– Per il primo periodo sarà difficile ma non mollate e prendetevi cura del vostro piccolo cercando di stargli vicino anche se probabilmente si addormenterà più tardi e sarà agitato.
– Ad un certo punto, se le cose si complicano e fate fatica a rimuovere il ciuccio dalla loro routine, fatelo sparire dicendo che è andato perduto o inventandovi una storia.
Vedrete che nel giro di qualche tempo anche il bambino più “difficile” si abituerà all’assenza del suo ciuccio.
Una cosa da non sottovalutare è anche il biberon: molti bambini fanno ad esempio colazione con il biberon fino a 5 o 6 anni d’età per comodità o per mancanza di tempo al mattino. Questa abitudine non è corretta e bisognerebbe abituare il picoclo a usare la tazza, aiutandosi inizialmente con una cannuccia.
Ricordatevi che avere una deglutizione corretta è molto importante perché evita future malocclusioni ed evita la predisposizione alla respirazione orale.
Concludendo, quando togliere il ciuccio ai bambini?
È consigliato intorno ai 3 o 4 anni d’età e non più tardi. Seguendo i nostri consigli non dovreste avere problemi. In ogni caso la Dottoressa Marina Fiocca, specializzata in pedodonzia, è disponibile per un consulto e per una visita al vostro bimbo.
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